Il cuculo

CognomeCuculus canorus.

NomeCuculo.

FamigliaCuculidi.

Classe: Aves (Uccelli).

Residenzaha un vasto areale che comprende l’Europa, dove è solito nidificare, gran parte dell’Asia e l’Africa dove vi sverna, spingendosi fino al limite della vegetazione arborea nell’Artico. E’ presente in una grande quantità di habitat, anche con la presenza umana, prediligendo luminosi boschi di pianura e collina.

Professione: migratore e piuttosto frugale, il cuculo si alimentata di numerose specie di insetti, fra cui bruchi, vermi e ragni ed è noto soprattutto per essere un gran opportunista. Praticando il cosiddetto parassitismo di cova, egli depone un uovo nei nidi di altre specie di uccelli, in particolare in quello di passeriformi come la cannaiola, il codirosso, la ballerina e la capinera. Dopo circa 12 giorni di cova, l’uovo di cuculo si schiude e il pulcino sbarazzandosi delle altre uova non ancora completamente schiuse o dopo anche la nascita degli altri pulli, rimane l’unico erede, ingannando i genitori adottivi e ricevendo nutrimento e cure come se fosse un proprio nidiaceo.

Stato: Lo stato di conservazione del Cuculo viene valutato favorevole sia a livello continentale sia all’interno dei territori dell’Unione europea. In Italia si stimano da 50.000 a 100.000 coppiee ha un trend piuttosto stabile.

Carattere: noto per la sua pratica di cova, è un gran sfruttatore e risparmia molto energie non dovendo affrontare il dispendioso processo di allevare i giovani.

uccello cuculo

CONNOTATI o CONTRASSEGNI SALIENTI

Dimensioni: è lungo dai 30–35 cm, più o meno è grande quanto una colomba e ha un’apertura alare di circa 55 cm.

Peculiarità: ha la testa e il ventre bianchi striati di nero mentre la parte superiore è sull’ azzurro, la femmina invece può averla rossiccia. Ha zampe corte, ali lunghe e affilate e la coda è piuttosto lunga.

Curiosità: a causa del suo comportamento, sono nati diverse modi dire che riportano il suo nome, come ad esempio “fare il cuculo” , che ha il significato di vivere da parassiti, approfittando del lavoro degli altri o pretendere senza dar nulla in cambio, oppure il verbo “cuccare”, inteso come insidiare la donna altrui.

Penna di Benedetta Perissi

Fonti: uccellidaproteggere.it, Spring alive, Dizionario dei modi di dire – Corriere della sera.

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