Racconti di un Pellegrino (side b)

A lezione da Thoreau

Alle sagge parole di Andrea che ringrazio di cuore vorrei aggiungere solamente due personali considerazioni riferite al cammino fisico ed interiore.

Una riguarda l’ascoltarsi ed una si allaccia ad uno scritto di uno dei miei autori preferiti, David Thoreau.

Trovo sia di vitale importanza prendersi un attimo per sé e farlo spesso. Sedersi in un posto dove ci si sente a proprio agio. Quindi iniziare ad ascoltare il fluire naturale del proprio respiro, osservandolo. Qui ha inizio la vita, scaturiscono i pensieri, le sensazioni e le emozioni che corpo e mente percepiscono.

Sedere in osservazione, ascoltando consapevolmente, per il tempo che si ritenete opportuno, un minuto, dieci, mezzora, la propria essenza, il proprio essere. Troppo spesso lasciamo che siano mente e pensieri a guidarci, raramente lasciamo che siano il nostro essere e la consapevolezza dell’istante ad indicarci la via da percorrere.

Mettersi in cammino significa iniziare una ricerca quotidiana del sé. Un consiglio che mi sento di elargire è quello di dedicare quotidianamente maggior tempo alla “sola” respirazione, all’ascolto del proprio corpo e consapevolezza interiore. La vita si manifesta nelle forme che appaiono d’innanzi ai nostri occhi, tuttavia il vero percorso avviene dentro ognuno di noi.

In una società che brama sempre più conoscenza e sapere, l’essere vuoti, di pensieri o preoccupazioni, spesso viene percepito come una diversità, una mancanza o una stranezza. La neutralità è il miglior posto in cui poter lasciar marinare la percezione, l’amaca dell’essenza. L’essere vuoti permette di cogliere l’armonia dell’esistenza e percepirla internamente.

Mentre quasi tutti gli uomini si sentono spinti verso la società, pochi sono fortemente attratti dalla natura, la natura dell’essere, una cosa sola.

“C’è qualcosa di servile nella consuetudine di invocare una legge a cui obbedire. Possiamo cercare di riconoscere le leggi per la loro utilità, ma una vita piena non conosce alcuna legge. E’ ben triste scoprire che una legge ci vincola laddove pensavamo di essere liberi. Vivi libero, figlio delle nebbie: e rispetto alla conoscenza siamo tutti figli delle nebbie. L’uomo che vive liberamente è al di sopra delle leggi, in virtù del suo legame con il legislatore. Il nostro dovere attivo dice il Vishnu Purana non è legato alla sottomissione; è la conoscenza che ci conduce alla liberazione; ogni altro dovere porta solo al tedio; ogni altra conoscenza è solo l’abilità dell’artigiano”. Henry David Thoreau

Thoreau vuole che rimanga ben impresso in ognuno di noi questo concetto: Sentirsi liberi è fondamentale! Se siete uomini liberi, allora siete pronti a mettervi in cammino!

Penna di Mattia

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